Vi consiglio un libro in italiano che mi ha seguito in valigia e poi in tasca nel recente arrivo a Roma dagli States. Breve ma efficacissimo: “Pensa che ti passa” di Francesco Muzzarelli (Emi, gli infralibri) Sottotitolo: “Usare la testa per non farsi male”. Va via d’un fiato ed è un piacere per chi come noi è interessato da sempre ad usare la Razionalità e “non farsi male”(non solo finanziariamente). Ma, soprattutto, inserisco questa mia piccola recensione sotto la categoria “The Business of Life” perchè, come ho scritto spesso in precedenti articoli, prima di ogni avventura deve esserci un corretto esercizio di gestione delle proprie emozioni e della propria vita. Come vediamo e come affrontiamo le cose è il filtro principale che ci permette di vivere al meglio il nostro diritto alla Felicità. Come interpretiamo gli inevitabili ostacoli dell’esistenza e come reagiamo e conviviamo, se necessario, con essi? Muzzarelli, partendo dal “Sursum Corda” (in alto i cuori!) ci porta per mano in un breve ma affascinante viaggio tra cervello e cuore e attraverso il nostro sistema nervoso. Ben Franklin, Warren Buffett e Charlie Munger, piu’ la mia defunta zia nata nel 1926, sarebbero molto daccordo con l’autore. Tutti loro non dimenticano mai di rammentarmi che la forza del carattere e del temperamento e’ cio’ che contraddistingue il grande investitore e l’uomo equilibrato che non si lascia travolgere dalle emozioni nei momenti cruciali. Io ho imparato tanto da questi grandi per non cedere mai alla disperazione e al vittimismo, e ho trovato in questa piccola “guida” di Muzzarelli, un riassunto, quasi un breviario, che si puo’ leggere e rileggere anche a piccoli pezzi, aprendolo e riaprendolo a caso. Pezzetti, ogni giorno, magari al mattino, prima di iniziare a fare “danni” a noi stessi e agli altri lasciando troppo aperte le valvole dell’istinto e le impennate dell'”amigdala”. Siamo tutti umani, è un percorso da affrontare a piccoli passi e da rinnovare e costruire ogni ora, ogni giorno. Cio’ che pensiamo del nostro presente, come guidiamo i nostri pensieri sull’oggi e sul futuro, influisce sulle nostre scelte e quindi sulle inevitabili conseguenze di esse. Come interpretiamo accadimenti e realtà e come possiamo intervenire e vederci a nostro agio in essa sono la chiave della nostro vero “stare bene”. Ricordatevi, non saranno i soldi (oltre certo un livello minimo che garantisce i bisogni primari) a garantire per forza il nostro successo (successo “a tutti i costi” è una frase pericolosa!). L’idea del successo,ha detto Warren una volta, e’ talmente personale che io non so cosa possa essere. Ma so cos’è la Felicità, perchè io sono felice e mi godo (so godermi) ogni giorno la vita. Mi piace la vita che faccio (comprese le sue inevitabili difficoltà) perchè l’ho costruita giorno dopo giorno senza rinunciare ad essere me stesso. A scegliere cio’ che va bene al mio essere “Io”. Come mi disse nel 2004 Ted Greene : “Marco, tu devi essere Marco“. Per me ha significato Rincorri cio’ che ti fa felice, che si adatta al tuo carattere e alle tue caratteristiche e qualità. Trova cio’ per cui sei realmente portato. Accetta i limiti ed i difetti e stai lontano da cio’ che non conosci, non capisci e che ti potrà fare male. Non significa non avventurarsi, anzi! Significa al contrario scegli la giusta avventura e preparati ad accettare gli errori che farai, perchè ci saranno. Inevitabilmente. Ragionando cosi’ la quantità di disagi e dolori che ho evitato è stata sorprendente.La quantità di maggiore Felicità acquisita cosi’ negli ultimi 18 anni e’ stata sorprendente. Con essa e’ aumentata anche la ricchezza netta, il patrimonio materiale ed il mio patrimonio di relazioni, amicizie, umiltà e disponibilità verso gli altri. Vedo nell’altro le mie stesse difficoltà e penso che forse ha avuto anche una giornata peggiore della mia, prima di giudicarlo sommariamente.
La quantità di conoscenza, e libri letti che mi hanno regalato molte piu’ ore gradevoli? Una ricchezza incalcolabile. Mi hanno regalato anche l’accettazione di una “ignoranza enciclopedica” che porto in giro con me con orgoglio. Noi leggiamo, leggiamo e cerchiamo ogni giorno di migliorare e cosi’ ci sentiamo felicemente inadeguati. Accettiamo l’inevitabile: la forza di gravità dei nostri limiti. Grazie a questi ultimi e non alla presunzione riusciamo a volare se vogliamo, persino chiusi in una stanza o costretti a “scrivere da un cuscino”. Sentirsi a proprio agio con il disagio è la vera forza e la vera garanzia di Felicità. Francesco Muzzarelli ha capito e scritto con semplicità (meglio di me) molte cose come queste nel suo agile libro. E lo ringrazio per averlo scritto in maniera semplice ma non banale, alla portata di tutti, ma rigoroso. Charlie Munger ha detto una volta che le risposte dovrebbero essere tre: “Si, No, e Troppo Difficile”. La cassettina con dentro le pratiche troppo difficili che Warren ha sulla sua scrivania in ufficio ad Omaha Nebraska, è la piu’ importante. E’ nostro compito capire cosa dovrebbe starci dentro e soprattutto cosa ancora ci “arrovelliamo” e carbonizziamo il cervello e l’anima a tenere fuori.
Se penso a quante cose potevano andare storte oggi è un miracolo che sono qua al sicuro a scrivere al Computer quello che mi pare. In definitiva l’obiettivo è “pensare” come Warren (o almeno provarci) per potere con sincerità arrivare a rispondere come lui a chi ci chiede “Come stai?” :la frase “Im delighted to be here”. “Sono Felice di essere qui” .
Stay Happy,
Marco Turco
marco@blikebuffett.com