It’s not given to human beings to have such talent that they can just know everything about everything all the time.
Charlie Munger (OID May 5, 1995 pag.58)
Non credo sia una buona idea avere molto da dire e dirlo pure molto spesso. Ma, visto che ho alcune domande da parte di amici italiani a cui rispondere, ho deciso di usare il blog come una “lavagna” o meglio una bacheca di comunicazioni e messaggi, risposte su curiosità che riguardano diversi temi.
Occasionally quindi rispondero’ alle prime tre domande di molte che ho accumulato nel tempo, vista la rara frequentazione di questa vetrina abbandonata al suo destino dal suo creatore che antepone intelligentemente molte altre cose nella vita che stare seduto davanti ad un computer tapping all the time ad avere opinioni su tutto, pensando magari pure di sapere qualcosa.
Io non so proprio nulla. Piu’ approfondisco e aumento le ore di studio e di lettura e piu’ mi accorgo che sto solo scalfendo la superficie di una conoscenza del mondo e delle cose e come funzionano in esso, attorno a noi, che è ridicola.
Socraticamente ossessionato da una ricerca di un costante miglioramento ho scoperchiato un vaso di Pandora che , se gestito e interpretato male, rischia di alimentare solo il pessimismo sulle capacità dell’essere umano di ritenere e selezionare la quantità giusta di informazioni nell’oceano di inutilità e scemenze che ci circonda quotidianamente su internet.
Per cui, abbassiamo la cresta, studiamo a fondo poche ricette di grandi chef come Munger o Buffett e molti altri investitori professionisti che sono una miniera di buon senso molto piu’ che altre “categorie” pensanti, e cerchiamo di scrivere qualcosa di non eccessivamente stupido o inutile in risposta a domande semplici ma non facili.
Per esempio:
Domanda numero uno : “E’ il mercato attuale sopravvalutato? Rispecchiano i prezzi delle azioni un reale valore delle aziende americane o dell’economia americana in generale? O siamo di fronte o vicini a valori record?”