From the Presidential Medal
of Freedom presentation

Warren E. Buffett : as a world-known investor and philanthropist, Warren E. Buffett business acumen is matched only by his dedication to improve the lives of others. He is the co/founder of the Giving Pledge, an
organization that encourages wealthy Americans to donate at least 50percent of their wealth to philanthropic causes.

Warren Buffett’s example of Generosity and Compassion has shown us the power of one individual’s determination in inspiring countless women and men to help make our world a brighter place.

Last posts

Non fare molto, sarà un successo..

L’efficienza o meglio il suo mito puo’ uccidervi. Cosi’ come la famosa frase “a tutti i costi” anche il principio “efficienza e produttività sempre” e nessun tempo morto.. puo’ mettere piu’ facilmente voi in cassa da morto che il tempo. Il concetto stesso di tempo morto è inesistente per l’uomo saggio che sa maneggiare il “saper far niente”.

L’otium dei latini di scolastica memoria puo’ essere uno dei piu’ sofisticati e al tempo stesso produttivi impieghi del tempo che ci è concesso. Sia da dedicare al business che alla vita in generale. Non avere un minuto perchè sempre impegnati in qualcosa e appena liberi ri-impegnarsi a colmare il vuoto nell’agenda è una autocondanna  al che le cose non migliorino, non progrediscano e non cambino.

I businesses piu’ produttivi e le attività piu’ remunerative sono quelle in cui si pensa. E pensare richiede uno sforzo di serenità e riposo che solo il saper fare niente puo’ regalare. Ritagliarsi il proprio tempo e proteggerlo lontano dagli ossessionati del multitasking e dei lavori forzati è un lavoro dal quale la persona di successo non puo’ sottrarsi. A lungo termine i risultati sono prodigiosi. A breve termine l’ilarità e il ghigno dei nemici del “benessere” (sia economico che spirituale) saranno la vostra momentanea ricompensa.

Sembrare efficienti è il contrario della concretezza. Fare le cose per farle e avere la sensazione di essere efficienti porta alla mancanza di pianificazione e di analisi dei risultati “veri”. Dei fatti concreti. Una giornata troppo densa o una settimana stra-piena possono essere anche generatrici di errori e di danni irreparabili (o che durano mesi o anni). Sbagliare è importante ed istruttivo nel mondo del business (ne abbiamo molti esempi) e puo’ non essere “Tempo perso” riparare i danni causati. Ma io personalmente preferisco imparare dagli errori degli altri piu’ che dai miei.  E per imparare debbo “sprecare” qualche ora a pensare e studiare a fondo cio’ che realmente puo’ arricchirmi a lungo termine e conviene fare.  E soprattutto cio’ che conviene non fare. Magari perchè è semplicemente troppo difficile. Dire “NO, grazie”. Essere ‘”old school” nel gestire la propria agenda è oggi piu’ che mai oro. Rilassatevi prima di pensare a grossi affari. Di solito i meno “efficaci” (e pure deboli) sono coloro che devono pomparsi la mente con concetti-steroidi che prevedono di anestetizzare le “small talk” ed essere solo business in ogni singolo efficiente istante della giornata.

Buffett durante una acquisition enorme delle sue se ne ando’ a vedere a teatro la recita dei nipoti. In una puntata di “The secret millionaires club” insegna come abbia un solo unico impegno a cui dedicarsi nel corso di tutta la settimana. E prima di iniziare a lavorarci si mette a suonare l’hukulele. Non solo, in questo modo gli rimane tutto il tempo libero per fronteggiare eventuali imprevisti o emergenze. E quindi agire, subito. Vigore e determinazione di acciaio usano lo spazio e il tempo attorno di cui hanno bisogno per scoccare il colpo giusto al momento giusto. Siete sempre a navigare tra il fumo dei meetings, riunioni, groups, power teams etc? Se non avete tempo per fermarvi e cercare il vostro mondo, vi costringete a vivere nel mondo che gli altri costruiscono per voi.

(..continua…)

“Pensa che ti passa”

Vi consiglio un libro in italiano che mi ha seguito in valigia e poi in tasca nel recente arrivo a Roma dagli States. Breve ma efficacissimo: “Pensa che ti passa” di Francesco Muzzarelli  (Emi, gli infralibri) Sottotitolo: “Usare la testa per non farsi male”. Va via d’un fiato ed è un piacere per chi come noi è interessato da sempre ad usare la Razionalità e “non farsi male”(non solo finanziariamente). Ma, soprattutto, inserisco questa mia piccola recensione sotto la categoria “The Business of Life” perchè, come ho scritto spesso in precedenti articoli, prima di ogni avventura deve esserci un corretto esercizio di gestione delle proprie emozioni e della propria vita. Come vediamo e come affrontiamo le cose è il filtro principale che ci permette di vivere al meglio il nostro diritto alla Felicità. Come interpretiamo gli inevitabili ostacoli dell’esistenza e come reagiamo e conviviamo, se necessario, con essi?  Muzzarelli, partendo dal “Sursum Corda” (in alto i cuori!) ci porta per mano in un breve ma affascinante viaggio tra cervello e cuore e attraverso il nostro sistema nervoso. Ben Franklin, Warren Buffett e Charlie Munger, piu’ la mia defunta zia nata nel 1926, sarebbero molto daccordo con l’autore. Tutti loro non dimenticano mai di rammentarmi che la forza del carattere e del temperamento e’ cio’ che contraddistingue il grande investitore e l’uomo equilibrato che non si lascia travolgere dalle emozioni nei momenti cruciali. Io ho imparato tanto da questi grandi per non cedere mai alla disperazione e al vittimismo, e ho trovato in questa piccola “guida” di Muzzarelli, un riassunto, quasi un breviario, che si puo’ leggere e rileggere anche a piccoli pezzi, aprendolo e riaprendolo a caso. Pezzetti, ogni giorno, magari al mattino, prima di iniziare a fare “danni” a noi stessi e agli altri lasciando troppo aperte le valvole dell’istinto e le impennate dell'”amigdala”. Siamo tutti umani, è un percorso da affrontare a piccoli passi e da rinnovare e costruire ogni ora, ogni giorno. Cio’ che pensiamo del nostro presente, come guidiamo i nostri pensieri sull’oggi e sul futuro, influisce sulle nostre scelte e quindi sulle inevitabili conseguenze di esse.  Come interpretiamo accadimenti e realtà e come possiamo intervenire e vederci a nostro agio in essa sono la chiave della nostro vero “stare bene”. Ricordatevi, non saranno i soldi (oltre certo un livello minimo che garantisce i bisogni primari) a garantire per forza il nostro successo (successo “a tutti i costi” è una frase pericolosa!). L’idea del successo,ha detto Warren una volta, e’ talmente personale che io non so cosa possa essere. Ma so cos’è la Felicità, perchè io sono felice e mi godo (so godermi) ogni giorno la vita. Mi piace la vita che faccio (comprese le sue inevitabili difficoltà) perchè l’ho costruita giorno dopo giorno senza rinunciare ad essere me stesso. A scegliere cio’ che va bene al mio essere “Io”. Come mi disse nel 2004 Ted Greene : “Marco, tu devi essere Marco“. Per me ha significato Rincorri cio’ che ti fa felice, che si adatta al tuo carattere e alle tue caratteristiche e qualità. Trova cio’ per cui sei realmente portato. Accetta i limiti ed i difetti e stai lontano da cio’ che non conosci, non capisci e che ti potrà fare male. Non significa non avventurarsi, anzi! Significa al contrario scegli la giusta avventura e preparati ad accettare gli errori che farai, perchè ci saranno. Inevitabilmente. Ragionando cosi’ la quantità di disagi e dolori che ho evitato è stata sorprendente.La quantità di maggiore Felicità acquisita cosi’ negli ultimi 18 anni e’ stata sorprendente. Con essa e’ aumentata anche la ricchezza netta, il patrimonio materiale ed il mio patrimonio di relazioni, amicizie, umiltà e disponibilità verso gli altri. Vedo nell’altro le mie stesse difficoltà e penso che forse ha avuto anche una giornata peggiore della mia, prima di giudicarlo sommariamente.

La quantità di conoscenza, e libri letti che mi hanno regalato molte piu’ ore gradevoli? Una ricchezza incalcolabile. Mi hanno regalato anche l’accettazione di una “ignoranza enciclopedica” che porto in giro con me con orgoglio. Noi leggiamo, leggiamo e cerchiamo ogni giorno di migliorare e cosi’ ci sentiamo felicemente inadeguati. Accettiamo l’inevitabile: la forza di gravità dei nostri limiti. Grazie a questi ultimi e non alla presunzione riusciamo a volare se vogliamo, persino chiusi in una stanza o costretti a “scrivere da un cuscino”. Sentirsi a proprio agio con il disagio è la vera forza e la vera garanzia di Felicità. Francesco Muzzarelli ha capito e scritto con semplicità (meglio di me) molte cose come queste nel suo agile libro. E lo ringrazio per averlo scritto in maniera semplice ma non banale, alla portata di tutti, ma rigoroso. Charlie Munger ha detto una volta che le risposte dovrebbero essere tre: “Si, No, e Troppo Difficile”. La cassettina con dentro le pratiche troppo difficili che Warren ha sulla sua scrivania in ufficio ad Omaha Nebraska, è la piu’ importante. E’ nostro compito capire cosa dovrebbe starci dentro e soprattutto cosa ancora ci “arrovelliamo” e carbonizziamo il cervello e l’anima a tenere fuori.

Se penso a quante cose potevano andare storte oggi è un miracolo che sono qua al sicuro a scrivere al Computer quello che mi pare. In definitiva l’obiettivo è “pensare” come Warren (o almeno provarci) per potere con sincerità arrivare a rispondere come lui a chi ci chiede “Come stai?” :la frase “Im delighted to be here”.  “Sono Felice di essere qui” .

Stay Happy, 

Marco Turco 

marco@blikebuffett.com

“Everyone seems to believe it..”

A few years ago, when I was in Warsaw for my CFA level I preparation course, an “academician” (professor) knowing my passion for Warren Buffett asked me: “So what do you do? Do you “copycat” what he buys, strictly following his ‘moves'(investments), and his portfolio?” I said “No, of course not! One of the first things he taught me was to think for myself”. “This is not a business in which you ask opinions or take polls. You focus on facts. This is a business in which you think!” I was surprised that he was surprised by my answer, but then I thought about the “Super Investor of Graham and Doddsville”, and Walter Schloss and so on so forth.. In the end, I was surprised that I was surprised by his surprise!
I felt that he was skeptical about my direct answer. I had the impression that academics tend to focus so much on “managing risk” that when they are indeed right about something, they just put it down to “a standard case of over-confidence”, and therefore continue to avoid making any decision.

Several modern “portfolio theories” were also prevalent, and occasionally fashionable, in previous decades. Ignoring most of them and focusing only on the principles that I clearly understood was a key factor for my investment education.

The “Nebraskan Cradle” I got on board with mainly focuses on what businesses are worth.
The combination of art and science is what really suits me. Moreover, I still believe that it is a crucial building block when considering and evaluating stocks to allocate capital and to buy.
That brief conversation with the CFA professor came to my mind again recently when I sold the airline stock (for a substantial profit) I bought in April 2020. It was a year ago that Buffett sold the same airline. Warren and I clearly had two very different opinions about the situation. A perfect demonstration of my hypothesis for that professor in Warsaw; thanks to Warren, after many years of experience, I was able to disagree with Buffett himself, my personal hero and master! Moreover, I did the same thing with a well-known bank stock that Berkshire sold about a year ago or so.  At end of last summer, I started buying it quite aggressively at a certain price level. When the price went too high (from my “valuation standpoint”), I stopped buying.
So 60 years after it was written, Philip Fisher’s dedication in his second book, “Paths to Wealth through Common Stocks” still applies and is wonderful: “This book is dedicated to all investors, large and small, who do not adhere to the philosophy: Everyone seems to believe it so it must be so.”
 
In life, solitude can be a demanding companion, but in the investment world, it can be a blessing.

If you think that being a professional investor is like any other job, switch to something else. If you are gifted at evaluating businesses, you don’t need advisers or consulting specialists, you just need a quiet room.

“Paths to wealth through reading”

I encouraged my 14 years old son to read with me chapter 8 and chapter 20 of the “Intelligent Investor”. Just 2 pages a day but consistently, everyday for roughly 20 days. Here’s what happened.

We really enjoyed sharing together in a world of wisdom that “neither derives pleasure from being with the crowd or against the crowd”. I also thought that in this “social media-glued to the smartphone-world”, the lesson was really worth the effort. It felt that Marco Aurelio, Emerson, and many non-investors giants were right there with us.

The intelligent Investor of the future can easily be the one who is introduced to and prepared to use the tools of the trade at a very young age. The sooner he starts his journey the better. Incredible results are in store for him at the end of a long road; he must learn continuously and put into practice those concepts that come from timeless wisdom.

These evergreen principles I have mentioned multiple times before in this little unpretentious blog about investing and life and are based upon the two building blocks that are in chapter 8 and chapter 20 of the book by Ben Graham “The intelligent Investor”.

They contain and underpin the concepts of “Margin of Safety” and buying and thinking of stocks as a “Piece of a business”. Graham brightly reflects (in a style of writing that I find fascinating and so clear) about the temperamental qualities and the attitude toward the stock market that the Investor must pursue and develop. He also touches on how to handle the allure of speculation versus investing.

It’s breathtaking to acknowledge how all this can provoke curiosity and genuine interest in a young mind. It happened to my son in a course of about 20 days. It only takes about 20 minutes (2-3 pages) of reading a day to get an accurate overview of these two gems. Take notes or highlight the areas of the chapters that inspire you to look back and reflect on in future.

What a great and fun little commitment to do daily now in exchange for a huge reward in the future! Being prepared at a young age to handle the bizarre “Mr. Market” and learning how to deal with your own reactions to “his” mood swings is quite a reward indeed. I’ll say it again: reading those 2 chapters with my 14 years old son has been terrific. Like Buffett did, it’s good to read them multiple times; never too often for the thorough investment student of today who wants to be the competent intelligent Investor of tomorrow.

Feel free to comment and write to me at:

marco@blikebuffett.com

 

Walter Schloss introduced to my son

Among the “Superinvestor” of Graham and DoddsVille one of the most interesting one was Walter Schloss. Schloss passed away in 2012 and he has to be introduced and known by young kids and young adults because of his old-fashioned style of investing that really intrigues me a lot. His adversion to lose money and his passion to buy cheap stocks combined with his extremely sharp ability to find them was impressive. It is also true that today seems impossible to find stocks of companies so undervalued. However my impression and feeling is that we can still follow the concept, especially with small amount of money.

Generally speaking what Walter was looking for can’t go out of fashion. It is something you want to teach to a teenager that buys stocks on the open market. Companies with a sustainable amount of debt, with a record of being good companies and trading at a fair price, if not anymore at an oustanding price like the good old times, must be the ones on your radar. I may be wrong but I guess that if Warren would have thought of Schloss before buying at a high price Kraft-Heinz or made him a phone call before entering again the “Airline Business” recently..it would have probably changed his mind and saved Berkshire some money.

Truth is that you cant play so easily an already competitive difficult game if you have to invest and manage billions like Berkshire.  But with smaller amount of money you will find something. Walter once said ” I don’t like to buy even outstanding companies at the price that they are worth, but at a discount”. He reminds us that even when history doesn’t repeat itself, it rhymes. And so the emotions of the market must serve you well someday if you have a prepared mind. Some other day they will tell you what the right values are.  At that point, you step in son, when the old prices are swept away, and only the Intelligent Investor remains on the field to grab the fruits of his patience, at the end of his precious boredom.

Generosity of immigrants and Focus

The story of Mrs. B from Nebraska Furniture Market is a story known very well to every Buffett student and Berkshire shareholder.

Starting from scratch and becoming the greatest furniture mall of the Country is a perfect example of how big can be the generosity of an immigrant determined to establish herself in a new place perceived as home. The life of Mrs. B has a lot to say to every business mind. Especially the ones interested in achieving outstanding results in the business field, without wandering in a redwood of formulas eventually feeling lost realizing how impossible would be to confine hard work and talent to make money and running a buisiness in a formula. And rightly so. Thank Goodness on a personal note I’d say I’m glad it is so because the reality is easier.

Easier to understand doesn’t mean it is not difficult to apply everyday. The drive and the willingness to succeed have no substitute. Just like hard work and consistency. And Focus. Because “a short focus is not conducive to long profits”. Warren said.. Amen.

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Non fare molto, sarà un successo..

L’efficienza o meglio il suo mito puo’ uccidervi. Cosi’ come la famosa frase “a tutti i costi” anche il principio “efficienza e produttività sempre” e nessun tempo morto.. puo’ mettere piu’ facilmente voi in cassa da morto che il tempo. Il concetto stesso di tempo morto è inesistente per l’uomo saggio che sa maneggiare il “saper far niente”.

L’otium dei latini di scolastica memoria puo’ essere uno dei piu’ sofisticati e al tempo stesso produttivi impieghi del tempo che ci è concesso. Sia da dedicare al business che alla vita in generale. Non avere un minuto perchè sempre impegnati in qualcosa e appena liberi ri-impegnarsi a colmare il vuoto nell’agenda è una autocondanna  al che le cose non migliorino, non progrediscano e non cambino.

I businesses piu’ produttivi e le attività piu’ remunerative sono quelle in cui si pensa. E pensare richiede uno sforzo di serenità e riposo che solo il saper fare niente puo’ regalare. Ritagliarsi il proprio tempo e proteggerlo lontano dagli ossessionati del multitasking e dei lavori forzati è un lavoro dal quale la persona di successo non puo’ sottrarsi. A lungo termine i risultati sono prodigiosi. A breve termine l’ilarità e il ghigno dei nemici del “benessere” (sia economico che spirituale) saranno la vostra momentanea ricompensa.

Sembrare efficienti è il contrario della concretezza. Fare le cose per farle e avere la sensazione di essere efficienti porta alla mancanza di pianificazione e di analisi dei risultati “veri”. Dei fatti concreti. Una giornata troppo densa o una settimana stra-piena possono essere anche generatrici di errori e di danni irreparabili (o che durano mesi o anni). Sbagliare è importante ed istruttivo nel mondo del business (ne abbiamo molti esempi) e puo’ non essere “Tempo perso” riparare i danni causati. Ma io personalmente preferisco imparare dagli errori degli altri piu’ che dai miei.  E per imparare debbo “sprecare” qualche ora a pensare e studiare a fondo cio’ che realmente puo’ arricchirmi a lungo termine e conviene fare.  E soprattutto cio’ che conviene non fare. Magari perchè è semplicemente troppo difficile. Dire “NO, grazie”. Essere ‘”old school” nel gestire la propria agenda è oggi piu’ che mai oro. Rilassatevi prima di pensare a grossi affari. Di solito i meno “efficaci” (e pure deboli) sono coloro che devono pomparsi la mente con concetti-steroidi che prevedono di anestetizzare le “small talk” ed essere solo business in ogni singolo efficiente istante della giornata.

Buffett durante una acquisition enorme delle sue se ne ando’ a vedere a teatro la recita dei nipoti. In una puntata di “The secret millionaires club” insegna come abbia un solo unico impegno a cui dedicarsi nel corso di tutta la settimana. E prima di iniziare a lavorarci si mette a suonare l’hukulele. Non solo, in questo modo gli rimane tutto il tempo libero per fronteggiare eventuali imprevisti o emergenze. E quindi agire, subito. Vigore e determinazione di acciaio usano lo spazio e il tempo attorno di cui hanno bisogno per scoccare il colpo giusto al momento giusto. Siete sempre a navigare tra il fumo dei meetings, riunioni, groups, power teams etc? Se non avete tempo per fermarvi e cercare il vostro mondo, vi costringete a vivere nel mondo che gli altri costruiscono per voi.

(..continua…)

“Pensa che ti passa”

Vi consiglio un libro in italiano che mi ha seguito in valigia e poi in tasca nel recente arrivo a Roma dagli States. Breve ma efficacissimo: “Pensa che ti passa” di Francesco Muzzarelli  (Emi, gli infralibri) Sottotitolo: “Usare la testa per non farsi male”. Va via d’un fiato ed è un piacere per chi come noi è interessato da sempre ad usare la Razionalità e “non farsi male”(non solo finanziariamente). Ma, soprattutto, inserisco questa mia piccola recensione sotto la categoria “The Business of Life” perchè, come ho scritto spesso in precedenti articoli, prima di ogni avventura deve esserci un corretto esercizio di gestione delle proprie emozioni e della propria vita. Come vediamo e come affrontiamo le cose è il filtro principale che ci permette di vivere al meglio il nostro diritto alla Felicità. Come interpretiamo gli inevitabili ostacoli dell’esistenza e come reagiamo e conviviamo, se necessario, con essi?  Muzzarelli, partendo dal “Sursum Corda” (in alto i cuori!) ci porta per mano in un breve ma affascinante viaggio tra cervello e cuore e attraverso il nostro sistema nervoso. Ben Franklin, Warren Buffett e Charlie Munger, piu’ la mia defunta zia nata nel 1926, sarebbero molto daccordo con l’autore. Tutti loro non dimenticano mai di rammentarmi che la forza del carattere e del temperamento e’ cio’ che contraddistingue il grande investitore e l’uomo equilibrato che non si lascia travolgere dalle emozioni nei momenti cruciali. Io ho imparato tanto da questi grandi per non cedere mai alla disperazione e al vittimismo, e ho trovato in questa piccola “guida” di Muzzarelli, un riassunto, quasi un breviario, che si puo’ leggere e rileggere anche a piccoli pezzi, aprendolo e riaprendolo a caso. Pezzetti, ogni giorno, magari al mattino, prima di iniziare a fare “danni” a noi stessi e agli altri lasciando troppo aperte le valvole dell’istinto e le impennate dell'”amigdala”. Siamo tutti umani, è un percorso da affrontare a piccoli passi e da rinnovare e costruire ogni ora, ogni giorno. Cio’ che pensiamo del nostro presente, come guidiamo i nostri pensieri sull’oggi e sul futuro, influisce sulle nostre scelte e quindi sulle inevitabili conseguenze di esse.  Come interpretiamo accadimenti e realtà e come possiamo intervenire e vederci a nostro agio in essa sono la chiave della nostro vero “stare bene”. Ricordatevi, non saranno i soldi (oltre certo un livello minimo che garantisce i bisogni primari) a garantire per forza il nostro successo (successo “a tutti i costi” è una frase pericolosa!). L’idea del successo,ha detto Warren una volta, e’ talmente personale che io non so cosa possa essere. Ma so cos’è la Felicità, perchè io sono felice e mi godo (so godermi) ogni giorno la vita. Mi piace la vita che faccio (comprese le sue inevitabili difficoltà) perchè l’ho costruita giorno dopo giorno senza rinunciare ad essere me stesso. A scegliere cio’ che va bene al mio essere “Io”. Come mi disse nel 2004 Ted Greene : “Marco, tu devi essere Marco“. Per me ha significato Rincorri cio’ che ti fa felice, che si adatta al tuo carattere e alle tue caratteristiche e qualità. Trova cio’ per cui sei realmente portato. Accetta i limiti ed i difetti e stai lontano da cio’ che non conosci, non capisci e che ti potrà fare male. Non significa non avventurarsi, anzi! Significa al contrario scegli la giusta avventura e preparati ad accettare gli errori che farai, perchè ci saranno. Inevitabilmente. Ragionando cosi’ la quantità di disagi e dolori che ho evitato è stata sorprendente.La quantità di maggiore Felicità acquisita cosi’ negli ultimi 18 anni e’ stata sorprendente. Con essa e’ aumentata anche la ricchezza netta, il patrimonio materiale ed il mio patrimonio di relazioni, amicizie, umiltà e disponibilità verso gli altri. Vedo nell’altro le mie stesse difficoltà e penso che forse ha avuto anche una giornata peggiore della mia, prima di giudicarlo sommariamente.

La quantità di conoscenza, e libri letti che mi hanno regalato molte piu’ ore gradevoli? Una ricchezza incalcolabile. Mi hanno regalato anche l’accettazione di una “ignoranza enciclopedica” che porto in giro con me con orgoglio. Noi leggiamo, leggiamo e cerchiamo ogni giorno di migliorare e cosi’ ci sentiamo felicemente inadeguati. Accettiamo l’inevitabile: la forza di gravità dei nostri limiti. Grazie a questi ultimi e non alla presunzione riusciamo a volare se vogliamo, persino chiusi in una stanza o costretti a “scrivere da un cuscino”. Sentirsi a proprio agio con il disagio è la vera forza e la vera garanzia di Felicità. Francesco Muzzarelli ha capito e scritto con semplicità (meglio di me) molte cose come queste nel suo agile libro. E lo ringrazio per averlo scritto in maniera semplice ma non banale, alla portata di tutti, ma rigoroso. Charlie Munger ha detto una volta che le risposte dovrebbero essere tre: “Si, No, e Troppo Difficile”. La cassettina con dentro le pratiche troppo difficili che Warren ha sulla sua scrivania in ufficio ad Omaha Nebraska, è la piu’ importante. E’ nostro compito capire cosa dovrebbe starci dentro e soprattutto cosa ancora ci “arrovelliamo” e carbonizziamo il cervello e l’anima a tenere fuori.

Se penso a quante cose potevano andare storte oggi è un miracolo che sono qua al sicuro a scrivere al Computer quello che mi pare. In definitiva l’obiettivo è “pensare” come Warren (o almeno provarci) per potere con sincerità arrivare a rispondere come lui a chi ci chiede “Come stai?” :la frase “Im delighted to be here”.  “Sono Felice di essere qui” .

Stay Happy, 

Marco Turco 

marco@blikebuffett.com

“Everyone seems to believe it..”

A few years ago, when I was in Warsaw for my CFA level I preparation course, an “academician” (professor) knowing my passion for Warren Buffett asked me: “So what do you do? Do you “copycat” what he buys, strictly following his ‘moves'(investments), and his portfolio?” I said “No, of course not! One of the first things he taught me was to think for myself”. “This is not a business in which you ask opinions or take polls. You focus on facts. This is a business in which you think!” I was surprised that he was surprised by my answer, but then I thought about the “Super Investor of Graham and Doddsville”, and Walter Schloss and so on so forth.. In the end, I was surprised that I was surprised by his surprise!
I felt that he was skeptical about my direct answer. I had the impression that academics tend to focus so much on “managing risk” that when they are indeed right about something, they just put it down to “a standard case of over-confidence”, and therefore continue to avoid making any decision.

Several modern “portfolio theories” were also prevalent, and occasionally fashionable, in previous decades. Ignoring most of them and focusing only on the principles that I clearly understood was a key factor for my investment education.

The “Nebraskan Cradle” I got on board with mainly focuses on what businesses are worth.
The combination of art and science is what really suits me. Moreover, I still believe that it is a crucial building block when considering and evaluating stocks to allocate capital and to buy.
That brief conversation with the CFA professor came to my mind again recently when I sold the airline stock (for a substantial profit) I bought in April 2020. It was a year ago that Buffett sold the same airline. Warren and I clearly had two very different opinions about the situation. A perfect demonstration of my hypothesis for that professor in Warsaw; thanks to Warren, after many years of experience, I was able to disagree with Buffett himself, my personal hero and master! Moreover, I did the same thing with a well-known bank stock that Berkshire sold about a year ago or so.  At end of last summer, I started buying it quite aggressively at a certain price level. When the price went too high (from my “valuation standpoint”), I stopped buying.
So 60 years after it was written, Philip Fisher’s dedication in his second book, “Paths to Wealth through Common Stocks” still applies and is wonderful: “This book is dedicated to all investors, large and small, who do not adhere to the philosophy: Everyone seems to believe it so it must be so.”
 
In life, solitude can be a demanding companion, but in the investment world, it can be a blessing.

If you think that being a professional investor is like any other job, switch to something else. If you are gifted at evaluating businesses, you don’t need advisers or consulting specialists, you just need a quiet room.

“Paths to wealth through reading”

I encouraged my 14 years old son to read with me chapter 8 and chapter 20 of the “Intelligent Investor”. Just 2 pages a day but consistently, everyday for roughly 20 days. Here’s what happened.

We really enjoyed sharing together in a world of wisdom that “neither derives pleasure from being with the crowd or against the crowd”. I also thought that in this “social media-glued to the smartphone-world”, the lesson was really worth the effort. It felt that Marco Aurelio, Emerson, and many non-investors giants were right there with us.

The intelligent Investor of the future can easily be the one who is introduced to and prepared to use the tools of the trade at a very young age. The sooner he starts his journey the better. Incredible results are in store for him at the end of a long road; he must learn continuously and put into practice those concepts that come from timeless wisdom.

These evergreen principles I have mentioned multiple times before in this little unpretentious blog about investing and life and are based upon the two building blocks that are in chapter 8 and chapter 20 of the book by Ben Graham “The intelligent Investor”.

They contain and underpin the concepts of “Margin of Safety” and buying and thinking of stocks as a “Piece of a business”. Graham brightly reflects (in a style of writing that I find fascinating and so clear) about the temperamental qualities and the attitude toward the stock market that the Investor must pursue and develop. He also touches on how to handle the allure of speculation versus investing.

It’s breathtaking to acknowledge how all this can provoke curiosity and genuine interest in a young mind. It happened to my son in a course of about 20 days. It only takes about 20 minutes (2-3 pages) of reading a day to get an accurate overview of these two gems. Take notes or highlight the areas of the chapters that inspire you to look back and reflect on in future.

What a great and fun little commitment to do daily now in exchange for a huge reward in the future! Being prepared at a young age to handle the bizarre “Mr. Market” and learning how to deal with your own reactions to “his” mood swings is quite a reward indeed. I’ll say it again: reading those 2 chapters with my 14 years old son has been terrific. Like Buffett did, it’s good to read them multiple times; never too often for the thorough investment student of today who wants to be the competent intelligent Investor of tomorrow.

Feel free to comment and write to me at:

marco@blikebuffett.com

 

Walter Schloss introduced to my son

Among the “Superinvestor” of Graham and DoddsVille one of the most interesting one was Walter Schloss. Schloss passed away in 2012 and he has to be introduced and known by young kids and young adults because of his old-fashioned style of investing that really intrigues me a lot. His adversion to lose money and his passion to buy cheap stocks combined with his extremely sharp ability to find them was impressive. It is also true that today seems impossible to find stocks of companies so undervalued. However my impression and feeling is that we can still follow the concept, especially with small amount of money.

Generally speaking what Walter was looking for can’t go out of fashion. It is something you want to teach to a teenager that buys stocks on the open market. Companies with a sustainable amount of debt, with a record of being good companies and trading at a fair price, if not anymore at an oustanding price like the good old times, must be the ones on your radar. I may be wrong but I guess that if Warren would have thought of Schloss before buying at a high price Kraft-Heinz or made him a phone call before entering again the “Airline Business” recently..it would have probably changed his mind and saved Berkshire some money.

Truth is that you cant play so easily an already competitive difficult game if you have to invest and manage billions like Berkshire.  But with smaller amount of money you will find something. Walter once said ” I don’t like to buy even outstanding companies at the price that they are worth, but at a discount”. He reminds us that even when history doesn’t repeat itself, it rhymes. And so the emotions of the market must serve you well someday if you have a prepared mind. Some other day they will tell you what the right values are.  At that point, you step in son, when the old prices are swept away, and only the Intelligent Investor remains on the field to grab the fruits of his patience, at the end of his precious boredom.

Generosity of immigrants and Focus

The story of Mrs. B from Nebraska Furniture Market is a story known very well to every Buffett student and Berkshire shareholder.

Starting from scratch and becoming the greatest furniture mall of the Country is a perfect example of how big can be the generosity of an immigrant determined to establish herself in a new place perceived as home. The life of Mrs. B has a lot to say to every business mind. Especially the ones interested in achieving outstanding results in the business field, without wandering in a redwood of formulas eventually feeling lost realizing how impossible would be to confine hard work and talent to make money and running a buisiness in a formula. And rightly so. Thank Goodness on a personal note I’d say I’m glad it is so because the reality is easier.

Easier to understand doesn’t mean it is not difficult to apply everyday. The drive and the willingness to succeed have no substitute. Just like hard work and consistency. And Focus. Because “a short focus is not conducive to long profits”. Warren said.. Amen.